La Confraternita dei Rosacroce: Radix Davidis, Templari, Fedeli d'Amore e Giordaniti

La Confraternita dei Rosacroce: Radix Davidis, Templari, Fedeli d'Amore e Giordaniti

Articolo pubblicato il 03/12/2024



I Rosacroce erano una confraternita di tipo esoterico e iniziatico e la loro presenza in Europa è storicamente documentata a partire dai primi anni del 1600.

In risposta ai conflitti causati in tutto il continente dalle dispute religiose, un gruppo di Rosacrociani tedeschi (che gli storici oggi identificano collettivamente come Circolo di Tubinga) pubblicò in forma anonima la Fama Fraternitatis, un manifesto che parlava della Confraternita Rosacroce e del suo leggendario fondatore, Christian Rosenkreutz.

Quest'opera contiene in parte affermazioni storiche e in parte la narrazione di eventi simbolici che si riferiscono alla storia interiore dell'uomo. Secondo la tradizione, la confraternita dei Rosacroce nasce da una precedente e più universale confraternita, denominata Stirpe di David, della quale si può avere testimonianza, come traccia,in Gioacchino da Fiore parlando della radix Davidis.

La nominazione radix Davidis si trova sul simbolo adottato dal XVII grado della massoneria, che è anche il grado precedente al grado di Rosacroce.

Nella Genesi (49, 8-12) Giacobbe riunisce i propri dodici figli, che diventeranno i capi delle dodici tribù di Israele, e ne descrive il ruolo attribuendo una funzione o un giudizio. In particolare, a Giuda dedica questi versi:

Giuda, te loderanno i tuoi fratelli;
la tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici;
davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.
9 Un giovane leone è Giuda:
dalla preda, figlio mio, sei tornato;
si è sdraiato, si è accovacciato come un leone
e come una leonessa; chi oserà farlo alzare?
10 Non sarà tolto lo scettro da Giuda
né il bastone del comando tra i suoi piedi,
finché verrà colui al quale esso appartiene
e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli.
11 Egli lega alla vite il suo asinello
e a scelta vite il figlio della sua asina,
lava nel vino la veste
e nel sangue dell'uva il manto;
12 lucidi ha gli occhi per il vino
e bianchi i denti per il latte.

Secondo alcuni in questi versetti vi sono i presupposti del futuro simbolismo dei Rosacroce. Da Giuda discenderà infatti David; David detronizzerà Saul perché deve ristabilire la regalità della tribù di Giuda su tutti gli ebrei. La Stirpe di David è anche la tribù di Giuda.

L'evangelista Matteo, per radicare Gesù Cristo nella stirpe di David ne enunzia il genetliaco fino ad arrivare ai genitori di Cristo, comprovando così che sono della tribù di Giuda. Il significato del famoso acrostico INRI è, appunto, Iesus Nazarenus Rex Judaeorum.

I colori dei Rosacroce sono corrispondenti ai colori de tricolore italiano: rosso, bianco e verde. Il tricolore viene scelto come bandiera italiana e come simbolo dell'Ausonia, cioè dell'Italia, in una loggia rosicruciana milanese.

I colori vengono enunciati nella Bibbia: la pianta della vite è verde, il vino è rosso, "bianchi i denti come il latte". Sono i colori dei Rosacroce. Tant'è vero che Beatrice, nella "Divina Commedia" (secondo alcuni Dante faceva parte dei Fidelis in Amore, precursori dei Rosacroce) è vestita di bianco, rosso e verde. Molto probabilmente la regalità della Stirpe di Giuda nasce per ricuperare una condizione perduta.

Nella Bibbia troviamo Abramo che si reca da Melchisedek con cui sacrificherà il pane e il vino; è la prima descrizione della Comunione così come istituita da Gesù Cristo nel Vangelo. Melchisedek era un re-sacerdote quindi emanazione del divino con cui era in unione.

Abramo traghetta invece l'uomo verso la venerazione della divinità. C'è stata quindi la cesura dell'uomo da Dio; da questo momento gli uomini devono cercare di recuperare lo stato di unione perduto. Sono infine Davide e suo figlio Salomone a recuperare la condizione umana come emanazione del divino, esplicitato tramite la costruzione del Tempio di Salomone..

Emergono tracce di questa tradizione in diverse figure e periodi storici: per esempio nelle dinastie imperiali romane tra cui spicca la figura di Galla Placidia della dinastina dei Flavii. In epoca posteriore nella storia e nei miti del popolo dei Visigoti.

Questa dottrina e questa tradizione riemergono nella penisola italiana in Gioacchino da Fiore considerato al pari di un rifondatore. In Inghilterra la figura di Ruggero Bacone, frate francescano ispiratore del personaggio del frate ne "Il nome della rosa" di Umberto Eco, è tipico esempio di dottrina e di cultura rosicruciana e quindi, depositario di conoscenze molto avanzate.

Ruggero Bacone spiegava nella sua opera "De optica" come costruire un cannocchiale, in anticipo di circa quattrocento anni sui tempi. Si mantenne il nome radix Davidis fino a Giordano Bruno il quale cambiò il nome in Giordaniti.

In Italia si presentava con il nome di Fidelis in Amore. Ne è stato esponente Dante, ma anche l'imperatore Federico II pur se non sempre in linea con il pensiero. Sono quindi sorti i Templari, ordine guerriero-monastico.

Il templare è un monaco-guerriero poichè riunisce in se, come Melchisedek, la parte materiale e la parte spirituale. I Templari nascono dopo la Prima Crociata, perché, avendo già riconquistato Gerusalemme, si poteva riportare questo "tesoro" nel tempio.

I Templari nascono per ricongiungere, per reintegrare il tempio. Per questo, "cavalieri del tempio". Non nascono con la regola di San Bernardo, ma nascono adottando la regola di Sant'Agostino, il più esoterico tra i padri della Chiesa.

In seguito si omologano al potere dell'epoca, e adottano la regola di San Bernardo. Erano diventati uomini d'affari, e gli uomini d'affari hanno creato le banche. A tal punto hanno rinnegato il loro scopo primario da causare la perdita di Gerusalemme poichè avevano instaurato la regola in base alla quale chiunque visitasse Gerusalemme doveva pagare un obolo.

Gerusalemme era ed è sacra a tutte le religioni monoteiste. Rinaldo di Chatilly progetta un piano per conquistare la Mecca così da imporre ai mussulmani l'obelo per visitare il sacro luogo. Come gli arabi, fino a quel momento divisi al loro internoi, di fronte a tale  pericolo soprassiedono alle loro dispute interne e riconquistano Gerusalemme.

I Templari in realtà "muoiono" cent'anni prima di quando viene soppresso il loro ordine, poichè perdono lo scopo per cui sono nati: il Tempio.

Viene nominato l'ultimo gran maestro, Giacomo De Molay chesi chiamava Jacobus Burgundus De Molay, il che significava che era un burgundo cioè della stirpe dei goti.

Egli apparteneva alla parte dei Templari non contaminata e che proverà a riformare l'ordine riportandolo alla situazione originaria ma sarà troppo tardi : il potere ha già dichiarato loro guerra e l'ordine verrà soppresso pur soppravivendo mutando nome e vivendo in quelle nazioni che non temono di dare loro asilo. La radix Davidis viene preservata.

I Templari scelgono di dirottare tutte le energie nel campo dell'arte. Per questo motivo troviamo tra il XIV e il XVI secolo i massimi rappresentanti della Radix Davidis nel mondo dell'arte. Troviamo Leonardo, Botticelli, Raffaello, Tiziano.

Pensavano che l'arte fosse il miglior modo per conservare la sapienza e la conoscenza e tramandarla a chi sapeva leggere i messaggi inseriti nelle loro opere . Differente la storia di Leonardo da Vinci il quale viene utilizzato per depistare coloro i quali perseguono gli eredi della Radix Davidis..

La famiglia di Leonardo compare improvvisamente nella città di Vinci ma non c'è nessun dato che ci indichi l'origine della famiglia. Il nonno di Leonardo impone al figlio Piero di avere un figlio con una donna che a lui non piace e che poi ripudierà.

Oggi gli studiosi sono concordi nell'individuare in medioriente l'origine di questa donna. Leonardo chiama la madre Catarina e non Caterina, e Catarina viene da Cataro, quei Catari figli anchessi della tradizione della radix Davidis..

Leonardo è l'unico artista dei suoi tempi che non ha mai problemi economici, ma soprattutto è sempre gradito a qualunque potere :sia a Ludovico il Moro in Italia sia ,ai francesi che lo portano a Parigi. In tutte le sue opereinserisce una serie di messaggi depistanti, che vengono invece in parte corretti da Raffaello.

Ad esempio nell'Ultima Cena l'identificazione della Maddalena con San Giovanni viene rettificata da Raffaello in un quadro che si chiama "L'estasi di Santa Cecilia", dove ci sono sia San Giovanni che la Maddalena.

Questo è il ruolo di Leonardo il quale è servito per costruire la letteratura su Rennes-Le-Chateau. In seguito sarà Giordano Bruno il perno della rinascita rosicruciana; ricuperava tradizioni iniziatiche egizie, mitraiche, con una collocazione nell'ambito di una visione scientifica del mondo: il principale difensore di Galileo Galilei fu Giordano Bruno il quale riorganizza la confraternita ribattezzandola Giordaniti.

Per fare questo riunisce dei personaggi singolari per Cultura e Conoscenza: Simon Studion, Michele Mayer, Jacob Andreae (che è il nonno di quel Johan Valentin Andreae autore de Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz, il testo base dei Rosacroce).

Nel momento in cui inizia a circoliare la notizia che Giordano Bruno ha deciso di portare i Giordaniti alla luce del sole, egli capisce che sono in pericolo. Per difendere i suoi compagni decide di fare in modo di essere catturato.

A Venezia, già in odore di scomunica, un nobile veneziano gli scrive una lettera di presentazione per andare a Roma; questa lettera di presentazione ja peraltro poco valore tantè che giunto a Roma viene imprigionato, sviando così dai su seguaci l'attenzione. Nel 1600 Giordano Bruno viene giustiziano, e nel 1622 ricompaiono a Parigi i manifesti rosicruciani viene adottato il nome Rosacroce. La rosa e la croce sono state accostate per la prima volta nel Paradiso della "Divina Commedia" di Alighieri.

Da un punto di vista politico, la rosa (uno dei simboli di Lutero) simboleggiava una riunificazione del mondo cristiano. Veniva anche vista come il simbolo della sapienza orientale nella sua colorazione gialla (la cosiddetta rosa Tea), e la croce era il simbolo di quella che sarebbe stata la sapienza occidentale. Tutti questi accostamenti, possibili e immaginabili, sono tipicamente rosicruciani: l'attribuzione di un molteplice significato allo stesso simbolo, cioè la multifunzione.

Nel momento in cui i Rosacroce si manifestarono in pubblico, iniziarono immediatamente le persecuzioni anche da parte dell'imperatore, che aveva rappresentato la speranza dei Rosacroce. Valentin Andreae nega l'esistenza dei Rosacroce, per evitarne la scomparsa. In Inghilterra, Robert Fludd (un altro allievo di Giordano Bruno) scrive un'opera, "Silentium post clamores",un messaggio a tutti i confratelli. Nel XVIII sec. avviene un'altra cosa molto importante.

Le indicazioni rosicruciane, anche in campo scientifico, provocano tre conseguenze: la prima è la nascita dell'Illuminismo. La seconda è la morte della massoneria antica e la nascita della massoneria moderna. La massoneria antica era sempre stata molto legata ai Rosacroce, la massoneria moderna, speculativa, ne prende invece le distanze.

L'ultimo Gran Maestro della massoneria antica si chiamava Christopher Wren ed era un architetto inglese. Londra nel 1666 brucia e brucia anche il tempio della massoneria, con tutti i suoi archivi europei. Christopher Wren viene incaricato di fare il progetto per ricostruire Londra, e ricostruisce quasi tutto tranne il tempio massonico.

 

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Nel 1717 si costituisce a Londra la cosiddetta massoneria moderna, speculativa, con quattro logge che si riuniscono e redigono le Costituzioni di Anderson. Si costituisce in realtà qualcosa di diverso rispetto alla vecchia massoneria operativa, tant'è vero che al suo interno sono ancora presenti soggetti rosicruciani, ma sono destinati a perdere la loro battaglia. Il problema è insito nel fatto che la massoneria moderna nasce come organizzazione diretta alla gestione del potere.

Sorgono dei duri contrasti interni; i chimici contro gli alchimisti, Newton viene esplulso dalla Royal Society perché accusato di alchimia e il suo posto viene preso Robert Boyle della nuova massoneria.

In Francia nasce un sentimento anti-cristiano nella massoneria, per cui non si giura più sulla Bibbia e non si parla più di Grande Architetto dell'Universo. Da ciò sorgono sette per così dire "deviate" e tacciate di satanismo; nascono la Societas Rosicruciana in Anglia, la Golden Dawn e Alister Crowley.

In nome dei "lumi della ragione" viene emarginata la ricerca spirituale, esoterica e alchimistica. Al potere convengono convengono le logge "deviate", e ciò comporta la regressione della parte genuina della ricerca spirituale (e "pericolosa" per il potere perché ne mette in discussione i fondamenti). I Rosacroce tendevano ad accogliere gli artisti di particolare talento e sensibilità anche se non facevano parte geneticamente della Stirpe di David. Dalla riunione di Yalta, i Rosacroce non hanno più accolto nessuno. Quando ci fu la Conferenza di Yalta, e poi la costituzione dell'Onu all'interno del quale erano presenti degli esponenti, essi rivendicarono una serie di scelte che non furono accolte.

Si imponevano invece le convenienze degli Stati nazionali, delle lobby economiche. Stava già nascendo quello che poi sarebbe diventato il Gruppo Bilderberg; stavano già nascendo le organizzazioni di controllo sovranazionali e internazionali. L'ultimo Gran Maestro di cui - ad oggi - abbiamo notizia fu Salvador Dalì.



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